Il Colibrì
“Peso molto, eppure a volte volo.”
Manu Larcenet
Il colibrì rappresenta la libertà e la leggerezza.
E può essere una buona fonte d’ispirazione.
A dispetto delle sue dimensioni ridotte e del suo peso quasi intangibile, che sulla carta potrebbero farne un animale molto fragile, riesce a sopravvivere anche in ambienti difficili.
Grazie ad una frequenza del battito alare tra le più alte conosciute, è capace di volare all’indietro, abilità che lo rende un esemplare unico tra gli uccelli perché nessun’altra specie è in grado di farlo.
Curiosamente è anche un animale molto territoriale, ad evidenziare la sua forza e determinazione anche nell’intento di dare confini e limiti precisi, capacità spesso sottovalutata nelle persone e che permette, a volte, di stare in maniera più sana con gli altri. Ovviamente quando non viene esercitata a discapito di una sana socialità.
Il consumo energetico in proporzione al peso corporeo è circa 30 volte superiore a quello di un essere umano, come a dire che tutti facciamo fatica e ogni giorno facciamo sforzi che ci farebbe bene riconoscere per poterci dare il giusto valore, senza dare nulla per scontato.
ELEVAZIONE
Librandoti su in alto, sopra stagni e vallate,
e montagne, e marine, e nuvole e foreste,
oltre il sole, oltre i campi dell’etere celeste,
oltre il confine ultimo delle sfere stellate,
tu ti muovi, o mio spirito, con piena agilità
e, come un nuotatore che s’abbandona all’onda,
allegramente fendi l’immensità profonda,
in preda ad un indicibile e maschia voluttà.
Oh, via da questi miasmi, da questi immondi climi,
sali a cercar riscatto in un cielo diverso;
e come ad un puro nettare apri le labbra al terso
fuoco disseminato negli spazi sublimi!
Scosso il vasto fardello di triboli e pene
che incobe sulla vita e a la colma di brume,
oh, felice chi può con vigorose piume
balzar verso lande luminose e serene;
e sente come allodole, nei cieli alti perdute,
i suoi pensieri all’alba liberamente ascendere,
e plana sulla vita e senza pena intende
il linguaggio dei fiori e delle cose mute!
Charles Baudelaire